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4?8 LIBRO rapito, lasciando delle due mogli, che secondo il dottor Giovanni Bianchi avea successivamente avute, cioè da Artemisia Colonna e da Isabella Salviati, una sola figlia della seconda , che fu moglie di Paolo Sforza. L’Eritreo però afferma che una sola moglie ebbe, ma senza prole di sorta alcuna (Pinacoth. pars 3, n 23). Egli era coetaneo, e sembra perciò più degno di fede; ma, come ha errato dando al principe Cesi il nome di Angelo, invece di quello di Federigo, potrebbe avere anche errato in quest’altra circostanza. Quell’opera fu poi pubblicata nel 1651. Ma non fu essa la sola del principe Federigo. Più opere latine avea ei pubblicate vivendo sul magistero dell’api, su’ cicli, sulle cose prodigiose e sul legno fossile da lui detto metallofito, delle quali io non posso dare più minuta contezza non avendole avute sott1 occhio (a). HI. Più note e ancor più pregiate sono le opere di Fabio Colonna , del quale ha scritta la Vita il sopraccitato dottor Giovanni Bianchi, premessa alla nuova edizione da lui dataci in Firenze nel 1744 del Fitobasano di questo scrittore. Fu egli figlio di quel Girolamo Colonna che pubblicò e con note erudite illustrò i Frammenti di Ennio, c nacque in Napoli verso l’anno 1567. Appena vi fu studio a cui egli nella sua tenera età e sotto la scorta del (a) Parecchie lettere scritte dal principe Federigo Cesi al Galilei ha pubblicate il dott. Giovanni Targioni Tozzetti (Aggrandimenti, ec., t. 2, par. 1, p. 6, ec.), le quali mostrano quanto ei l’amasse, e con quanto ardor coltivasse i filosofici studi.