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SECONDO A|3 tnathematicorum, phjrsicortwi, physiologicorumquc inter ipsos armorum strepitus cultura atque intelligentia, et tum primum nuperrime post magnificentissima et immortalia facinora sumtum a malitia otium, effecit quoque potissima rn, ut in nostra Academicorum vota liberalissime concederet, intentamque in Academiae nostrae salutem, quoad vixit, haberet curam. Così dovea l’Italia non solo dare il primo esempio di tali adunanze, ma concedere ancora alle straniere nazioni i principali ornamenti e sostegni delle loro accademie , cedendo a quella di Parigi il Cassini, e a quella di Vienna il Montecuccoli. LV. Le altre arti liberali ebber tra noi alcuni valorosi scrittori, le cui opere anche al presente si leggono non senza frutto. Alcune opere assai pregiate ci diede al principio del secolo Federigo Zuccaro natio di S. Angelo di Vado, celebre non meno nel dare i precetti della pittura, che nell1 eseguirli, e che fu fondatore dell’accademia del Disegno istruita in Roma sulla fine del secolo precedente (V. Zeno, Note al Fontan. t. 2, p. 410; Mus. Mazzucch. t 1, p. 408); e fra esse quella che ha per titolo Idea de’ Pittori, Scultori e Architetti, è stata giudicata degna di esser di nuovo pochi anni addietro data alla luce (Lettere pittor. t. 6). Pietro Berettini famoso pittor cortonese, oltre le Lettere accennate dal co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2 , p. 925), scrisse anche insieme col P. Giandomenico Ottonelli da Fanano gesuita il Trattato della Pittura e Scultura, uso ed abuso loro, composto da un Teologo e da un