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4*0 LIBRO nel 1R73, appartengono piò al modo di ordinare le schiere, che al metodo di attaccare e difendere le piazze (a). Ma se l’Italia non ebbe in questo secolo tali scrittori di architettura militare che possano additarsi come classici e originali, ella ebbe l’onore di dare al mondo il primo maestro dell’arte della guerra , che, riducendo questa scienza a certi e generali principii , aprisse la via a quelle più ampie e più stese opere colle quali ella è poi stata illustrata. Parlo del principe Raimondo Montecuccoli, e delle Memorie sull’Arte del guerreggiare da lui composte, il primo libro di tale argomento che si vedesse uscire al pubblico dopo il gran cambiamento che l’uso dell’artiglierie avea in esso introdotto. Non è di quest’opera il rammentare le gloriose imprese di questo gran condottiere d’esercito; e oltre ciò che ne hanno le Storie tutte del secolo precedente, il bello e luminoso Elogio che di fresco ne ha pubblicato il ch. sig. co. Agostino Paradisi non ci lascia cosa alcuna a bramare su questo punto (b). Ma io debbo riflettere, come già ha avvertito (a) Debbonsi ancora qui rammentare le Memorie del maresciallo Federigo Veterani dal i683 fino al 16^4» stampale per la prima volta in Lipsia nel 1771, ma da me non vedute. (b) Del principe Raimondo Montecuccoli si è ragionalo più a lungo nella Biblioteca modenese (t. 3, p. 28(1), e deesi ancor qui ricordare ciò che trattando delf accademie abbiamo osservato, parlando di quella che a coltivamento della lingua italiana fu eretta in Yieuna dall’imperador Ferdinando III, di cui era capo il principe Raimondo.