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SECONDO da Ponte. Nel 1588 fu chiamato a Sabbioneta dal duca Vespasiano Gonzaga, che col disegno dello Scamozzi eresse ivi il teatro da noi nel precedente tomo descritto. Col senalor Pietro Duodo viaggiò lo stesso anno in Polonia, e nel 1599 e nel seguente in Boemia, in Ungheria, in Francia, oltre il rinnovar che fece due volte il viaggio di Roma e di Napoli. La fama dello Scamozzi il fece chiamare ancora ad altra città fuor dello Stato veneto, e anche fuori d’Italia. In Firenze disegnò il palazzo degli Strozzi, in Salisburgo quello dell’arcivescovo , che fu d’una rara magnificenza, in Genova quello de’ Ravaschieri. Il nuovo pretorio di Vicenza (a) e quello di Bergamo furono essi ancora opera dello Scamozzi, il quale, nel tempo medesimo che andava maestosamente disegnando tanti edificii, stendeva ancora i precetti (a) Che lo Scamozzi desse il disegno del palazzo pretorio di Vicenza, si è dal sig. Temanza provato in modo che non può nascerne dubbio. >la è certo che, quale esso ora esiste, non può esser interamente disegno dello Scamozzi, perchè esso non è fiunto conforme alla descrizione che ne dà il Temanza, e perchè ha ditelti indegni di quel valentuomo. Sembra dunque, e ciò sembra accennarsi dal Temanza medesimo, che si pittassero bensì i fondamenti, e si ergessero alcuni pilastri sul disegno dello Scamozzi; ma che poi, cambiata idea, si proseguisse la fabbrica in quella non troppo lodevol maniera che si vede al presente. Questa riflessione devesi al sig. co. Arnaldo Arnaldi Primo Tornieri vicentino, che me lTia gentilmente comunicata. Io aggiugnerò solo che nella Descrizione delle Archi triture, ec. di Vicenza, ivi stampata nel 1779, allo Scatnozzi si attribuisce solo la facciata di quel palazzo rivolta nd oriente verso la piazza della biada (t. 2, p. 14)•