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378 LIBRO al Cornelio, che si adducono dal march. Spiriti, una ne aggiugnerò io tratta da una lettera scritta nel novembre del 1663 al principe Leopoldo de’" Medici da Giovanni Finchio, clic poc1 anzi era stato in Napoli: A Napoli, dice (Lettere ined. t. 1, p. 266), abbiamo avuto particolarissima notizia del signor Tommaso Cornelio matematico e medico di gran grido , ed amico del signor Michel Angelo Ricci; ha egli scritto un libro intitolato Progymnasmata Physica, il quale è stampato a T enezia, ed una parte è dedicata al signor D. Alfonso Borelli. Egli è Cartesiano e gran difensore delle cose nuove, e per questo in Napoli è odiato da quelli che giurano fedeltà a’ loro maestri. Dice nel suo libro di essere stato inventore, della ipotesi della compressione e forza elastica dell’aria prima del Pecquetto e di qualunque altro: è calabrese di nazione, uomo vivo ed acuto, e, come suol esser la maggior parte di essi, molto caldo. XLV. L’altro filosofo cartesiano fu Michelangelo Fardella, nato in Trapani nell1 isole di Sicilia l’an 1650, di cui abbiamo l’Elogio nel Giornale de’ Letterati d’Italia (t. 32, p. 455). In età di 15 anni entrò nel terz1 Ordine di S. Francesco, e avvenutosi in Messina nel Borelli, che ivi erasi ritirato, fu da lui istruito nella fisica sperimentale e nella matematica. Nel 1676 passato a Roma, vi lesse geometria nel collegio siciliano di S. Paolo ad Arenulam; e quindi trasferitosi in Francia, nel soggiorno che per tre anni fece in Parigi conversando colf Àrnaud, col Malebranche, col Lamy, col