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366 LIBRO tempo che si trattenne in Firenze, intervenne alle sessioni dell1 Accademia, e fu da quegli accademici avuto in altissima stima, e perciò monsig. Faln oni ne Ini inserì La la Vita tra quelle de’ dotti Italiani (dec. 5, p. 172). A me basta accennare il nome, perchè non sembri ch’io sia troppo avido di accrescer gloria all’Italia coll1 annoverare Ira gl1 illustri Italiani coloro ancora che solo per pochi anni tra noi abitarono. Tra gli accademici del Cimento non ha il soprallodato senator Nelli nominato Alessandro Marchetti, e questa omissione, e alcune altre cose da lui affermate nel ragionare dello stesso Marchetti, hanno eccitata una viva contesa tra esso e P avvocato Francesco Marchetti figliuol di Alessandro. Io, che per indole son nimico di contese e di brighe, mi asterrò dall’entrare all1 esame di questa disputa e de’ punti tra lor controversi. Dirò solo che a me non sembra che il signor avvocato Marchetti abbia prodotto alcun monumento, da cui si possa raccogliere o con certezza, o con soda probabilità , che Alessandro fu ascritto tra quegli accademici. Ma del Marchetti io mi riserbo a parlare, ove si tratterà de’ poeti, poichè la traduzion di Lucrezio più assai che le opere filosofiche e matematiche hanno renduto celebre il nome di questo scrittore. E altrove pure, parlando di Ottavio Falconieri, vedremo ch’ei può ancora aver luogo tra questi accademici (a). (a) Di tutti questi accademici del Cimento, e di più altri ancora che intervenivano a quelle adunanze, delle sperienze e delle scoperte che ognun di essi vi fece, si