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SECONDO 3G3 e altre ancora ne ha il sig. senator Nelli. Convien confessare che non abbiamo del Magalotti alcuna opera insigne , e le Lettere contro gli Atei son quelle sole a cui in qualche modo un tal nome può convenire. Le altre, lasciando ora in disparte le Poesie , sono Lettere scientifiche e famigliari, Lezioni dette nell’accademia della Crusca, alcune Relazioni da lui raccolte o dalla bocca altrui, o dalle altrui opere, traduzioni e altre cose di picciola mole. Ma in tutte si scuopre l’ingegno e il sapere del Magalotti, singolarmente, come si è detto, nelle materie filosofiche • e queste che ne abbiamo alle stampe , ci fanno soffrire con dispiacere che a tante altre opere da lui cominciate non abbia posta l’ultima mano, o ch’esse siansi finora giaciute inedite. XXXVill. Rimane a dire degli altri tre accademici del Cimento annoverati dal senator Nelli. Il settimo fu Antonio Uliva natio di Reggio di Calabria, uomo però, a dir vero, non molto degno d’entrare in quella chiara adunanza. Fu prima teologo del Cardinal Francesco Barberini, e ne fu cacciato pe’ suoi rei costumi. Tornato in patria, cambiò il personaggio di teologo in quello di capo de’ ribelli, e perciò fu arrestato e tenuto per qualche tempo prigione. Uscitone, passò in Toscana, e nel 1663 fu fatto professore di medicina in Pisa collo stipendio di 300 scudi, ed egli ebbe il coraggio di recitare nel suo ingresso quasi intieramente un’orazion del Mureto, e di rispondere ad Andrea Forzoni Accolti, il quale gliene fece rimpro’ vero, eli’ei non voloa dir XXVYUI IH A titoli;»» Eli» a » • Irl ri». C»rlr» lUiiaMiw.