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PRIMO 17 non solo ei fu splendido protettore, ma assai esperto giudice ancora; e perciò Firenze a’ suoi tempi abbondò di artefici valorosi d* ogni maniera, e fu per lui abbellita di nuovi insigni ornamenti. Io accenno in breve tal cose, perchè di molte dovrem poi fare più distinta menzione , e innoltre si posson esse vedere più ampiamente distese nelle Orazioni in lode di Cosimo II, pubblicate da Vieri de’ Cerchi, da Michelangelo Buonarroti il giovane, da Pietro Accolti e da altri, e ne’ Ragionamenti de’ Gran Duchi di Toscana di Giuseppe Bianchini altre volte da noi citati. III. Niuno però fra’ gran duchi giunse ad ottener sì gran fama nel fomentare e nel protegger le scienze, quanto Ferdinando II figlio e successore di Cosimo. Que’ grandi uomini che tanto onorarono questo secolo e la Toscana lor patria, o almeno loro soggiorno, il Galilei, il Torricelli, il Viviani, il Bellini, il Borelli, il Redi, il Magalotti, tutti vissero a’ tempi di Ferdinando, tutti furono da lui amati, favoriti, ricompensati splendidamente, e tutti perciò lasciaron nelle lor opere durevoli testimonianze della sincera loro riconoscenza verso il loro amatissimo benefattore. E bella fu tra le altre la dimostrazione di affetto e di stima ch’egli insieme col cardinale Leopoldo suo fratello, di cui tra poco diremo, mentre il Galileo giace va.si infermo, gli usò; perciocchè recatisi amendue a visitarlo nella sua propria casa, gli sederono appresso al letto, e per due ore si stettero assistendogli e consolandolo non altrimenti che figli verso il caro lor Tirabosciii, Fol. XIV. a