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SECONDO 34l p. 5o5) e il Bruckero (/list: crit. t. 5, p. 107, ec.; Supplem. p. 824, ec.). Stilo nella Calabria fu la patria del Campanella, che ivi nacque a’ 5 di settembre del j 508- In età di cinque anni cominciò a far mostra di sì rara memoria , che qualunque cosa egli udisse da’ parenti, da’ predicatori e da’ maestri, ripetevala con ammirabile felicità, e in età di 13 anni spiegava prontamente qualunque Oratore o poeta gli venisse posto tra le mani. Non avea ancora compiuti i quindici, quando entrò nell’Ordine de’ Predicatori. Applicato agli studi in diversi conventi, più che alla teologia, ei si volse ardentemente alla filosofia; e benchè ogni cosa all’intorno gli risonasse Aristotele e Peripato, egli mal soddisfatto di quelle opinioni, si diè ad impugnarle liberamente j e ne1 famigliali ragionamenti e nelle pubbliche scuole inveiva continuamente contro gli errori d’Aristotele , dichiarandosi apertamente seguace delle opinioni del Telesio, le quali in quelle provincie avean eccitato rumor grandissimo. Nè pago di discoprir disputando i suoi sentimenti, nel 1591, quando ei non contava che 23 anni di età, diè alle stampe in Napoli l’opera intitolata Pliilosophia sensi bus demoìistrata , che altro non è che una impugnazione delle opinioni di Aristotele, e un’apologia del Telesio, da cui però allontanossi poscia in molte sentenze. L’ingegno del Campanella , il fuoco con cui disputava , e le vittorie che comunemente riportava, gli conciliarono più nimici che ammiratorij ed egli perciò, veggendosi odiato nel regno di Napoli, passò nel 1592 a Roma, ed ivi ancor non trovando Tiraboscui, Voi. XIV. 16