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2-|0 LIBROpoi morto nel 1607, il Stilato veneto, per contrassegno di stima e di gratitudine a questo celebre professore, ordinò che fosse pagato a’ figliuoli di lui rimasti lo stipendio che ad esso si sarebbe dovuto per altri sei mesi (Facciol. Fasti, pars 3, p. 280, 28.4, 344)- Fino a cinquantaquattro opere da lui pubblicate annovera il P. Niceron, e ve ne ha d’ogni argomento, mediche, filosofiche. morali, antiquarie, storiche e di ogni genere d1 erudizione. Nelle filosofiche egli è seguace appassionatissimo di Aristotele , e nelle mediche non ha cosa che il distingua da’ mediocri scrittori. Le più pregevoli per avventura sono le due che appartengono alle antichità, cioè quella De Lucernis antiquorum reconditis, e quella De Anulis antiquis, nelle quali contengonsi diverse erudite ricerche sugli argomenti de’ quali prende a trattare. III. Prima d’innoltrarci a parlare de’ più famosi ristoratori della filosofia, ci è necessario il ragionare di un uomo celebre pel suo ingegno non meno che per le sue avventure , che volle pure accingersi a riformare la filosofia, ma il fece con esito nulla più felice di quello che avuto aveano nel secolo precedente il Cardano, il Patrizio, il Bruni, il Telesio ed altri, de’ quali si è a suo luogo detto ampiamente. Parlo di F. Tommaso Campanella domenicano , di cui moltissimi scrittori ragionano a lungo, ma più esattamente di tutti Ernesto Salomone Cipriani nella Vita di esso stampata prima nel 1701 e poscia più accresciuta nel 1722, i pp. Quetif ed Echard (Script. Ord. Praed. L 2,