Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/228

216 LIBRO a raccogliere da ogni parte codici greci. latini , ebraici e arabici, e da lui perciò onorato di varii beneficii), fra i quali ebbe una badia dell’Ordine cisterciense in Sicilia, ove egli avea fatto ritorno. Più altre opere da lui composte si annoverano dal Mongitore (Bibl. sicula, t. 2, p. 226), ma non pare ch’esse abbian veduta la luce. Quella del P. Filippo Buonanni gesuita, assai più ampia ed esatta, non venne a luce che ne’ primi anni del nostro secolo, ed essa abbracciò ancora la Storia degli Ordini militari, de’ quali erano già state pubblicate le Historie Chronologiche (h it’abate Bernardo Giustiniani veneziano cavaliere e gran Croce dell’Ordine di Costantino, stampate la prima volta in Venezia nel 1672, poscia accresciute e corrette nel 1693. XXIII. Assai più ampio campo mi si offrirebbe , se tutte volessi qui registrare le opere nelle quali la Storia delle particolari religioni fu in qualche modo trattata. Ma qual sarebbe il frutto dello schierare innanzi a’ lettori una gran copia di libri, molti de’ quali o pe’ difetti del loro stile, o per la poca critica con cui sono scritti, appena mai si leggon da alcuno, nè han diritto a pretendere di esser letti? Alcuni però tra essi si distinguono tra la folla de’ volgari scrittori, e son degni di special ricordanza. Lf Ordine benedettino ebbe in Italia alcuni eruditi monaci che ne illustraron la Storia, e colle loro fatiche e col loro esempio eccitaron poscia il dottissimo Mabillon a scriverne gli Annali con immortal gloria di quell’Ordine non meno che dell’autore di essi. L’antica