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SECONDO jg5 opera appartenente alla storia ecclesiastica fu pubblicata nel 1701 da Mario di lui figliuolo, che più altri opuscoli del padre di diversi argomenti diede alla luce. Essa è intitolata Etruscae pietatis origines sive de prima Tusciae Christianitate, nella quale però ei si mostra troppo inclinato alle popolari tradizioni, volendo fondate quasi tutte le Chiese d’Italia o dagli Apostoli stessi, o da’ primi loro discepoli. Finalmente il Fiorentini fu ancora teologo; e ne abbiamo una Dissertazione sulla quistione allor dibattuta dell’azimo e del fermentato, stampata in Lucca nel 1680, nella quale ei si mostra favorevole all’opinione del Cardinal Bona (a). L’Eritreo, nell’Elogio di Paolo Emilio Santorio arcivescovo di Urbino, accenna le Vite delle SS. Vergini, e quelle de’ SS. Apostoli Pietro e Paolo da lui scritte latinamente con somma eleganza e stampate (Pinacoth. pars 3,n. 18); e uggiugne eli’ egli avea preso a scrivere una Storia generai de’ suoi tempi, ma clic non se quell’utile che potrebbe ritrarsene. Più altre opere abbiamo del Concolori , che cel mostrano uom per que’ tempi di molta erudizione, lo non accennerò che In confutazione eh’ei fece del favoloso racconto della venuta del papa Alessandro III a Venezia, stampato dal P. Fortunato Olmo in Venezia nel la qual opera , essa pure in latino, del Coutelori fu stampata in Parigi nel 1032. (a) 11 Fiorentini firn di vivere a115 di gennaio del 1673, e si può vedere l’elogio che nel tomo 111 degli Atti de’ SS. di api-ile nella Vita di S. Zitta ne inserirono i PolInn listi Enscbenio e Papebrochio da lui già cortesemente alloggiati in sua casa in Lucca.