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iS8 unno esercizio poetico, ma al coltivamento della ecclesiastica erudizionej e ad uso di essa principalmente egli scrisse l’opera intitolata Manuductio ad Philologiam ecclesiasticam, di cui si hanno più copie mss. Gli esercizii accademici furono alquanto interrotti dal viaggio che il Bacchini dovette fare a Roma nel • 700 per la guerra mossa alla pubblicazione da lui destinata del libro di Agnello; e benchè gli venisse fatto di calmar la procella, le traversie però ivi sostenute il fecero tornar di buon animo a Modena e alla sua accademia, che durò fin al 171 1, nel qual anno, fatto abate di questo monastero f dovette ad altre occupazioni applicarsi. Dal governo del monastero di Modena passò a quello di Reggio nel 1713, e il resse per sei anni; e pensava egli allora di far ritorno a Modena. Ma non trovossi egli mai in sì infelici circostanze come a quel tempo. Si avvide di esser caduto in disgrazia del duca Rinaldo pe’ diritti di questo suo monastero da lui sostenuti. La corte di Parma non gli permise di ritirarsi a quel monastero, sdegnata contro di esso, perchè creduto, almeno in gran parte, autor delT opera contro l’Ordine costantiniano. Passò dunque al governo del monastero di Bobbio , ove avendo trovato nocivo alla sua salute quel clima, dopo essersi ristabilito col soggiorno di più mesi in Padova , mentre torna a Bobbio, se ne vide escluso dalla legge che vietava a’ forestieri l’aver governi in quello Stato. Così vedeasi questo grand’uomo quasi da ogni parte escluso; quando l’università di Bologna lo invitò di nuovo alla cattedra che già avea sostenuto.