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17^ LIBHO Congrcgazion rii*.rinata de Monaci Cisterciensi nel iGa5. lo non seguirò questo dotto non meno che pio scrittore nella serie de’ diversi impieghi e delle onorevoli cariche da lui nella sua religion sostenutej perciocchè , oltre più altri scrittori della Vita di esso , se ne può veder un esatto compendio presso il co. Mazzucchelli (Scritt, ital. t. 2, par. 3, p. 1515) (a). Dopo essere stato consultore di molte congre* gazioni in Roma, e dopo aver ricusato il vescovado di Asti, che Carlo Emanuello II duca di Savoia avea voluto concedergli , fu da Clemente IX nel 1669 annoverato tra’ cardinali, e dopo la morte di questo pontefice, ei gli fu da molti bramato per successore. Ma egli si mostrò alienissimo da quella suprema dignità, e più volentieri continuò ad occuparsi ne’ consueti esercizii della sua singolare pietà e negli usati suoi studi fino al 1674 nel qual anno a* 28 di ottobre finì di vivere. Molte son le opere da lui pubblicale in gran parte ascetiche, nel qual genere ancora egli è uno de’ più accreditati scrittori, e ne abbiamo ancora le Lettere a lui e da lui scritte a diversi, stampate in Lucca nel 1759. Ma noi dobbiamo principalmente considerarne le opere liturgiche. Due esse sono: la prima (quella De divina Psal/no« dia, deque variis Ritibus omnium Ecclesiarum in psallendis divinis Officiis intitolata ancora (a) Veggasi anche l’elogio del Cardinal Bonn inserito ne’ Piemontesi illustri (t. 1, /;. f»3) e la Vita scrittane in latino dal eh. mopsig Fabroni (Vùae ludor, l. i3, P• 7)•