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l68 LIBRO contiene assai utili; che è scritta bene e piena di erudite ricerche , e eli’ egli propone modestamente le sue congetture rimettendo a’ saggi lettori il deciderne. Quest’opera, che è in due tomi in 4°; era divenuta sì rara, che 1 anno iy4o se ne fece una seconda edizione. Pregevole ancora è l’altra opera dello stesso autore De Sanguine Christi, nella quale, dopo aver disputato sulla natura e sulle proprietà del Sangue del Redentore, esamina i fatti maravigliosi che di esso raccontansi. Ed essa ancora, benchè stampata due volte nel 1612 e nel 1617, è divenuta sì rara, che il Dupin non ne ha avuta notizia. Vili. Più volentieri prenderò io a trattare di - altri scrittori che presero a illustrar qualche punto delle ecclesiastiche antichità; nel qual genere abbiamo opere che si posson rammentare con onore e con lode de’ loro autori. Abbiamo accennato poc’anzi un libro dal Cardinal Federigo Borromeo composto e pubblicato De Episcopo Concionante, in cui egli tratta dell’uso e del modo di predicare de’ vescovi de’ primi secoli. Lo stesso argomento, ma assai più ampiamente e con maggior corredo d’erudizione, fu maneggiato da Francesco Bernardino Ferrari milanese nato nel 1576, uno dei primi dottori del collegio Ambrosiano, e dal medesimo cardinale, come si è detto, mandato in Ispagna a far raccolta di libri e di codici per la sua biblioteca Ambrosiana. Di lui abbiamo tre libri intitolati De ritu Sacrarum Ecclesiae catholicae Concionum, stampati in Milano nel 1618, e poscia nel 1620, e di nuovo