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154 LIBRO Bellinzago sul Novarese, religioso carmelitano, fatto vescovo di Molfetta da Paolo V nel 1607, ed ivi morto nel 1622 , di cui e delle opere da lui composte si può vedere l’articolo che ce ne ha dato il co. Mazzucchelli (Scritt. it t 2, par. 3, p. 1923); e che tra quelli che sostenner le parti della Repubblica , dee annoverarsi il P. Marcantonio Cappello da Este Minor conventuale, autore ancora di alcune opere teologiche in difesa del romano pontefice, intorno al quale più copiose notizie somministrerà a chi le brami il P. Franchini (Bibl. di Scritt. convent. p. 414> ec-)- Di tutte queste materie ci basti f aver dato un cenno*; e volgiamoci ad altri scrittori, de’ quali con piacere e con frutto maggiore si potrà da noi ragionare. II. Pochi scrittori adunque tra quelli che sotto il nome di teologi vengono comunemente compresi, produrrò in questo capo, il quale si chiuderebbe assai presto, se altri generi di studi sacri non fossero per somministrarci più copiosa materia. E il primo di cui prendo a parlare, appena può in questa Storia aver luogo, perciocchè fu greco di nascita, cioè dell isola di Corfu; ma poichè condotto in età giovanile a Roma, visse poscia sempre tra’ nostri, possiamo qui non senza qualche ragione parlarne. Ei fu Pietro Arcudio, che venne allevato e istruito nel collegio de’ Greci, e avendo date felici pruove del suo talento non meno che della sua prudenza, fu due volte dal pontefice Clemente VIII mandato in Moscovia, perchè si adoperasse alla riunione degli scismatici; ed egli non poco frutto raccolse da questi suoi «