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punto i o*t Zeno, Note al Fontan. t. i, p. 181) (a). Il P. Montfaucon ricorda quello di Leone Strozzi (Diar. italic. p. 248), di cui ragiona lo Strozzi medesimo in una sua lettera al co. Magalotti (Magai Lett. fondi, t 1, p. 118). Celebro era ancora il museo del Cardinal Bartolo romeo Cesi zio del principe Federigo, a cui poscia passò in eredità. Il sopraccitato Andrea Scotto ne fa una lunga descrizione, e la conchiude col dire che tanti sono i monumenti in quel palazzo raccolti , clic per veder esso solo (a) Del commendator Cassiano dal Pozzo fa un magnifico elogio il ch. sig. co. Gianfrancesco Napione di Cocconato (De’ Pregi della Lingua ital. t. 2, 279, ec.), che non dispiacerà il veder qui riportato: Qual è quel gentiluom Piemontese, che nudrito colla lingua e coi costumi francesi sia potuto giungere alla celebrità del commendator Cassiano dal Pozzo nostro Torinese, che visse con tanto letterario splendore in Roma, che dopo i principi Medici non so chi abbia meritate nè conseguite. più magnifiche lodi? Fautor de’ letterati, ammiratore del pari degli antichi che de’ moderni, che hanno le antiche virtù, dilettante intelligentissimo e protettor munifico delle arti del disegno, stretto in amicizia co’ più celebri scienziati di Europa, raccolse libri, antichità , pitture, tra le quali risplendevano i ritratti dei letterati amici di lui pubblicati colle stampe in Roma ed in Parigi. Fece disegnar dal celebre Pussino e da Pietro Testa in ben ventiquattro volumi in folio le antichità romane, copiate in gran parte dai manoscritti di Pirro Ligorio, che in questi regii Archivi si conservano , e che dimostrano quanto antico sia il gusto in Italia di congiungere lo studio delle antichità con quello delle arti del disegno. La sua biblioteca arricchì poscia quella del pontefice Clemente XI, e passato egli ad altra vita nel 1658, ottenne gli apici della fama letteraria, in Carlo Dati un lodatore eloquentissimo.