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2o34 lirro mese: Del Muzzarello niente si può intendere Laonde io per me lo tengo senza dubbio spacciato. O povero e infelice giovane! È possibile, che al tuo fine così tosto, e così miseramente sii pervenuto (ivi, p. 13)? In fatti il Valeriano racconta ch' ei fu poscia trovato morto insiem colla sua mula in un altissimo pozzo. E così accenna anche il Fornari comentando quel passo dell'Ariosto: Uno elegante Castiglione, un culto Mn* io Arelio, ec. canto 42 Chiamossi costui, dic egli (Sposiz. sopr l Orl. t. 1, p. 694), Giovanni Muzzarello: fe molti componimenti volgari et latini, essendo uno degli Accademici in Roma al tempo di Leone. Fu poscia da alcuni nemici suoi indegnamente ferito et ucciso. Molte Poesie latine e alcune italiane se ne hanno in diverse Raccolte; e nelle prime singolarmente egli è scrittore assai colto e felice. Un’altra opera inedita, e non rammentata da alcuno, ne abbiamo in questa biblioteca Estense in lingua italiana, e scritta a foggia dell'Arcadia del Sannazzaro, parte in prosa, parte in versi, in lode della sua donna, ch’ ei si protesta di non voler nominare. Ei dice di averla scritta ne più giovanili suoi anni, mentr era al servigio di Lodovico Gonzaga eletto vescovo di Mantova, morto nel 1511, ed essa è da lui dedicata alla Dia Helisabeth Gonzaga da Feltro Duchessa d Urbino. XIX. Degne di non molta lode sembrano al Giraldi le Poesie di Girolamo Nogarola, che da lui dicesi cavalier vicentino ed esule dalla