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2356 LIBRO ciò non fosse che effetto d’invidia, ne fu chiara pruova c 1’onorevole accoglimento clic feecgli perù la calunnia che contro di lui si sparse, come narra il Rodi, che fosse stato cacciato per gravi delitti. Anzi a me sembra che oscuramente vi si accenni che il motivo dello sdegno del duca fu per avventura l’avere il Panigarola fatto qualche passo segretamente per essere eletto vescovo di Ferrara. Lettera del vescovo Panigarola al Signor. Duca di Ferrara da poi che fu licenziato dal suo servigio. Io posso ragionevolmente credere, che Vostra Altezza come giustamente sdegnata contro di me , veduto il nome mio nella sottoscrizione, abborrirà di leggere il rimanente della lettera. Tuttavia spero anco tanto nella sua benignità, che forse mi farà gratta di riceverà quest* ultima importunità da me humilissimo suo servo. Il quale confesso d* haver fallato f et riconosco per giustissimo tutto lo sdegno di Vostra Altezza contro di me, ma ne chieggio perdono, nè voglio che questo perdono mi si dia , per ritornare a ricevere le solite gratie da Vostra Altezza , che questo non lo spero, nè sono sì ardito che lo domandi; ma una cosa sola vorrei, che m’ottenesse, cioè che Vostra Altezza si contentasse di credere , che quando io feci quello , che ora conosco che è errore, allora io non lo giudicava errore, nè mi sovvenne mai di poter con quella Scrittura offendere Vostra Altezza, che piuttosto mi sarei abbracciate le mani. Onde tanto più mi duole quello , che il Signor Imola m’ha detto, cioè che questa mia colpa sia da Vostra Atezza nominata infedeltà} non parendo a me d7 esser obbligato a secretezza di cosa, che da lei non haveva intesa, tanto più non mirand’io a pregiudirio d7 alcuno, ma solo a fomentare quel bene, che da Vostra Altezza mi veniva proccurato. Nel quale non è anche vero, eli7 io abbia mai saputo f con che ordine fossero nominati i tre: che in tal caso non havrei cercato d’avanzar gli anteriori; ma credendo , che tutti a lei fossero ugualmente cari, per gli interessi di me stesso mi lasciai muovere, et fallai,