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la prudenza avrebbeli dovuti tener lontani. Rechiamone un passo cavato dal sermone su quelle parole: Seminastis multum, et intulistis parum, in cui egli così ragiona della morte di Leon X, accaduta sedici anni prima: Povero Papa Leone, che s’aveva congregato tante dignitadi, tanti thesori, tanti palazzi, tanti amici, tanti servitori, et a quello ultimo passaggio del pertuso del sacco ogni cosa ne cadde fuori. Solo vi rimase Frate Mariano, il qual per esser leggiere (ch'egli era buffone) come una festuca rimase attaccato al sacco: che arrivato quello povero Papa al punto di morte, di quanto e’ s'havesse in questo mondo, nulla ne rimase, eccetto Frate Mariano, che solo l'anima gli raccomandava, dicendo: raccordatevi di Dio Santo Padre. E il povero Papa in agonia costituto, a meglio che potea, replicando dicea, Dio buono, Dio buono, o Dio buono! et così l'anima rese al suo Signore. Vedi se egli è vero, che Qui congregat merces, ponit eas in sacculum pertusum. Hanno ancor pregio le Omelie di Lodovico Pittori che, secondo il Borsetti (Hist Gymn. Ferr. t. 2, p. 329)), è lo stesso che quel Lodovico Bigo Pittori da noi nominato tra’ poeti del secolo precedente, e i Sermoni di Giovanni del Bene (V. Mazzucch. Scritti ital. t. 2, part. 2, p. 805, ec.), le Prediche di Alessio Stradella

da Fivizzano agostiniano , che intervenne al concilio di Trento , e fu poi vescovo di Sutri e di Nepi, le quali prediche furon da lui dette in Augusta alf imperadrice Maria d’Austria nel tempo della Dieta imperiale del 1556. Del Cardinal Girolamo Seripando e di Gabriello Fiamma