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TERZO 1995 di cui 1' abate Lancellqtti riporta l’iscrizion funebre fattagli dal Sadoleto (Vita del Colocci, p. 129). Poco conosciuti ancor sono tre altri poeti che adessi sieguono, Michele Venturi da Foligno, Giovanni da Macerata medico, da noi nominato altrove col nome di Giovanni Antracino, e un certo Niccolò da Padova sacerdote dell’antico Ordine de’ Crociferi, de’ quali tre poeti si hanno alcuni versi nella Coriciana. Di Guido Postumo della famiglia Silvestri pesarese, che ad essi dall’Arsilli si aggiugne, parlando il Girardi (l. c.p. 538) e il Giovio (Elog.p. 43); e, secondo essi, ei fu poeta mediocre, singolarmente negli endecasillabi e negli eroici, alquanto più felice nell' elegie, due libri delle quali furono da lui pubblicati in Roma nel 151 f, e dedicati a Leon X. Ei fu un de'poeti che frequentavan!! la corte di questo pontefice; ma i lauti banchetti, de’ quali egli troppo si compiaceva, gli furono fatali, e in età ancor giovanile gli fecer contrarre una malattia pericolosa. Il Cardinal Ercole Rangone, nella cui famiglia era già stato per qualche tempo maestro, il fè condurre a una sua villa in Capranica, ma ivi fra poco tempo finì di vivere. Egli è lodato ancora dall’Ari osto (Ori. fur. c. 43, st, 89) e da Giannantonio Flaminio (Epist l. 5, ep. 2, 3; l. 6, ep. 10). Assai più diligentemente di tutti ne ha raccolte le più minute notizie il sig. cavalier Domenico Bonamini, che il difende ancor dalle accuse di alcuni degli scrittori da noi citati ad esso apposte (Calogerà, N. Racc. t. 20). Assai più funesta fu la morte di Marco Cavallo anconitano lodato qui dall’ Arsilli, e