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TERZO 2383 cui entri» nell’Ordine di S. Agostino; perciocché in un luogo dice che ciò avvenne nel 1451 (ivi, p- 6), e altrove afferma che ciò fu nell’anno 1458 (Scena letter. p. 32); nè io ho monumenti che diano su ciò maggior lume (a). Pare ch’egli tutta la sua vita impiegasse studiando e affaticandosi singolarmente intorno al suo Vocabolario. Si dice comunemente eh’ei ne fece la prima edizione nel i5o5, dedicata al Senato di Bergamo, e la seconda nel i5ot). Ma leggendo la dedica che di questa egli fece al suo generale Egidio da Viterbo, parmi che si raccolga che due altre l’avessero preceduta: Dictionum interprctanicnta olim quidem a me edita, proximis vero annis incudi reddito, cc. Anzi egli si duole che la prima edizione fosse stata da altri adulterata e guasta: Nam de priore editione et quae incautins dieta videbantur, et (a) Belle ed esatte notizie intorno al Calepio ci ha poi date il più volte da me lodato P. Verani agostiniano , che sono state inserite in questo Giornal modenese (t. 26, p. 130, ec.; t. 32 , p. 142, ec.). Egli dunque ha provato che il Calepio non nacque nel 1435 ma circa il 1440 e che nel 1458 rendettesi religioso, e che finì di vivere non nel i5i 1, ma nel gennaio del 1510. Egli ha anche esattamente descritto l’originale che di quest’opera conservavasi in Bergamo nel convento di S. Agostino, al cui fine si legge la data: die 6 Octobris 1487; ha risposto alle accuse che alcuni danno al Calepio , dicendolo plagiario di Niccolò Perotti; ha mostrato di quante notizie letterarie ha egli sparso il suo Vocabolario; diligentemente ha annoverate tutte f edizioni a lui note, che ne sono state fatte, fra le quali la prima fu fatta in Reggio nel 1502 nella stamperia di Dionigi Bertocco; e ci ha data esatta notizia delle altre opere da lui composte.