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22^6 LIBRO ch. sig. Tdesforo Benigni in una sua lettera stampata in Roma nel 1772. Di Francesco Florido, autor di più opere di argomento gramaticale, ci fa un bell1 elogio Leandro Alberti, il quale, parlando di Poggio Donadeo luogo presso il Farfaro , dice (Italia , p. 94): patria di Francesco Florido, huomo ornato di lettere Greche e Latine, e di grande humanità e di costumi, che ha scritte molte dignissime opere, fralle quali ewi un Apologia contro i calunniatori di Plauto e degli altri scrittori della lingua Latina, degli Interpreti delle Leggi Civili, tre libri della eccellenza di Giulio Cesare, tre libri delle Lezioni successive (lectionum subcisivarum) con altri libri di diverse cose, ove dimostrò I cleganzia del suo ingegno, essendo ancora molto giovane. Alquanto tempo dimorò gli anni passati in Bologna , facendo isperienza della sua dottrina, poscia deli anno 1547 Passb ali altra vita in Francia. Di lui abbiamo ancora la traduzione de’ primi otto libri dell’Odissea , stampata in Parigi nell’anno 1545 e dedicata al re Francesco I, la quale con gran plauso fu accolta , e fece desiderare che l’autore conducesse l’opera a compimento; ma la morte non gliel permise. Lucio Vitruvio Roscio canonico regolare di S. Salvadore, e di patria parmigiano, oltre un’operetta De ratione studendi, stampata in Bologna nell’anno 1536, diè a luce in Genova nel 1542 le sue Questioni gramaticali, nelle quali fa ancor menzione delle sue Istituzioni gramaticali già pubblicate. I suddetti nomi furono da lui presi probabilmente per vezzo d’antichità, ma io non ho potuto