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TERZO a347 ancora potrebbesi ad esse aggiugnere, tratta dalle Lettere latine del Bembo (l. 3 Fam. ep. 3 , 4, 5; l. 4 * <*p- 20) (a). Oltre le poesie latine di esso , che , benchè siano eleganti, ebbero nondimeno plauso forse maggiore che loro non si dovesse, e oltre la versione latina d’un’orazione d’Isocrate, ne abbiamo le note su i primi cinque libri degli Annali di Tacito, che furono allor ritrovati, e pubblicati per ordine di Leon X. Giammario Mazio bresciano fu per più anni professore d’eloquenza in Alessandria, colà chiamato dal vescovo Girolamo Gallerati; e ivi ancora morì nel 1600 in età di sessantott’anni, dopo aver date alla luce diverse sue fatiche sugli antichi scrittori, e alcune giunte ai Lessici del Calepino e del Nizzolio. Di Lodovico Martelli udinese abbiamo un libro in insulsos ac frigidos Oratore.s, stampato in Venezia nel 1573, in cui egli biasima alcuni che, per sembrare eloquenti oratori, comparivano ogni terzo giorno in pubblico a recitare le lor dicerie su gravissimi affari; cosa, dice egli, che a un saggio ed eloquente oratore non è possibile. Sulla fine del libro ei rammenta la versione latina che avea intrapresa di Demetrio Falereo, illustrata con esempj tratti da’ latini scrittori, ma non sappiam che tal opera venisse a luce. Sebastiano Regolo natio di Brisighella, professore per 25 anni di lettere umane (a) Si può ora vedere l’articolo del co. Faoturz’i intorno al giovane lleroaldo , in cui tulio ciò che a lui c alle opere di esso appartiene, vedrussi diligentemente raccolto (Scritt. bologn. l. i, p. t3(>).