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2168 LIBRO rappresentativa, stafnpato in Ferrara nel i5y8. Ili essa egli esamina tutto ciò che al dramma appartiene, e parla in particolar modo delle rappresentazioni pastorali; e questa è l’opera probabilmente di cui intende di ragionare Muzio Manfredini , citato da Apostolo Zeno (l. cit. p. 479)? ove sl 8l,0^e cbe F Ingegneri contro tutte le favole sceniche volesse alzar tribunale. Egli tra le altre cose fu uno de’ riprensori del Pastor fido’ , e perciò a lui ancor fu risposto da chi prese a farne 1’apologia. LIX. Abbiam riserbato l’ultimo luogo tra gli scrittori dell’Arte poetica a quello che fra tutti è il più celebre, non solo per la molta sua erudizione, ma ancora, e forse più, per l’intollerabile sua vanità nello spacciarsi per discendente dell’antica famiglia degli Scaligeri, e stretto di parentela colle più illustri famiglie d’Italia, cioè a Giulio Cesare Scaligero. Egli fu F architetto di questa solenne impostura, e ne gittò i fondamenti in diversi passi delle sue opere. Ma Giuseppe di lui figliuolo si sforzò di accreditarla colla famosa sua lettera a Giano Dousa De Splendore ac vetustate Gentis Scaligerae. Secondo essi, Benedetto della Scala, padre di Giulio Cesare, fu uno de’ più valorosi guerrieri del secolo xv; trovossi a 38 battaglie; più di cento volte in nome di Federigo III o del re Mattia Corvino condusse le truppe contro gli Schiavoni, o contro i Turchi; azzuffossi tre volte in duello co’ più forti tra* Turchi, e ne riportò ampie spoglie; da lui e da Berenice Lodronia figlia del conte. Paride Magno Lodronio nacque Giulio Cesare nel 148 4 7 nel castello ili