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TERZO 2l41 possa vantare. Un altro di somigliante argomento, cioè sulla Uccellagione, aveane egli scritto , diviso in quattro libri; ma appena s’indusse a pubblicarne il primo, la lettura del quale ci fa dispiacere di’ egli abbia soppressi gli altri. Finalmente non pago di questi minori poemi, si rivolse anche al genere epico; e in XII libri della sua Siriade trattò in versi latini l’argomento medesimo che allora stava trattando il Tasso in versi italiani. Ma egli non vi diè l’ultima mano che in età avanzata; e perciò, benchè questo poema ancora sia scritto con eleganza , non ha però tutta quella maestà e grandezza che gli conviene. L. Benchè la Siriade dell’Angelio non possa dirsi poema tale che sia degno di andar d’appresso a’ più illustri , esso nondimeno è per avventura il migliore di quanti allora vider la luce. La Colombiade di Lorenzo Gambara bresciano, benchè esaltata con somme lodi da Giusto Lipsio (Miscell. Coll. rom. t 2, pf’J’])477 da Paolo Manuzio (l. 4> ep 28,"48), da Basilio Zanchi (Carm, p. 139, 179), e benchè scritta non senza eleganza , appena nondimeno, per ciò cbe all" invenzione appartiene, può dirsi poema epico , poichè altro non è che un racconto che il Colombo medesimo fa de’ suoi viaggi. Di questo poeta , di cui molte altre poesie si hanno alle stampe, più distinte notizie si posson vedere presso il Cardinal Querini (Specimen Brix. liter. pars 2 ,p. 268, ec.), il quale dimostra che non è in alcun modo credibile che contro il Gambara e contro i poeti bresciani-scrivesse il Mureto quel poco onorevole