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TERZO 2133 appena poleasi sperare di riuscirvi felicemente. Nondimeno il Fumani ardì di entrare in sì mal-, agevol sentiero; e in un poema, diviso in cinque libri, spiegò e svolse tutte le regole della logica con tale eleganza, che non può quest’opera leggersi senza stupore, come abbia egli potuto da un argomento sì sterile formare un sì leggiadro e colto poema. Esso si giacque inedito (fino al 1739, in cui la prima volta fu pubblicato nella seconda edizione Cominiana delle Opere del Fracastoro, aggiuntevi alcune altre poesie greche, latine e italiane dello stesso Fumani, nelle ultime delle quali però ei non è molto felice. La poesia non fu la sola occupazion del Fumani. Ei tradusse ancora dal greco in latino le Opere morali ed ascetiche di s Basilio; la qual versione fu stampata in Lione nel 1540, e il Comento d’Areta sul Salmo xxxv. Recitò l’orazion funebre, che non è venuta in luce, in morte del vescovo Giberti, e nel recitarla racconta il Corte eli" ei mosse gli uditori ad altissimo pianto (Stor. di Ver. par. 2, c. 20); e più altri saggi diede del suo sapere, de’ quali ragionano i suddetti scrittori. XL\ III Ma niuna scienza fu a tanto onor sollevata dalla poesia, quando la medicina per opera del gran Fracastoro, uomo d’immortale memoria ne’ fasti della letteratura, e di cui, dopo averne altre volte accennati i meriti verso diverse scienze, tempo è omai che diciamo con qualche maggior distinzione. Poco però dobbiamo in ciò affaticarci; perciocchè l’antica Vita che ne fu scritta da incerto autore, che da alcuni si crede il suddetto Fumani, e quella