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terzo. aia5 suoi studi in Roma fin verso il , e dopo aver poscia viaggiato per una gran parte d Italia, andò alternando il soggiorno ora in Perugia , ora in Siena, ora in Padova, ora in Roma , e continuando in ogni luogo a istruirsi coll’udire i più celebri professori. Fermossi poscia in Siena, ove prese in moglie una cotal Marietta, e circa il 1536 cominciò a tenere scuola privata ad alcuni nobili giovani. Due orazioni da lui recitate in difesa di Antonio Bellanti, accusato di avere furtivamente introdotto sale in città, eccitarono, se crediamo al Paleario medesimo, contro di lui gli animi de’ potenti, e furon la prima cagione delle gravi sventure a cui poscia soggiacque. Ma, a dir vero, diede egli stesso occasione alle sue funeste vicende col dichiararsi favorevole alle opinioni de’ novatori. Il Trattato del Beneficio di Cristo, che vuolsi opera del Paleario, stampato verso il 1544 * e ìn quest’anno medesimo confutato da Ambrogio Caterino, e il libro contro de’ papi, intitolato A elio in Pontifices Romanus, et eorum asseclas, da lui scritto verso il 1542, quando trattavasi di raunare il concilio in Trento , spiegano abbastanza , quai fossero i sentimenti eli’ ei nutriva nel seno. È vero che al primo libro ei non pose innanzi il suo nome; e che il secondo non fu pubblicato che più anni dopo la morte di esso. Ma ciò non ostante, ei non seppe dissimular le opinioni delle quali era imbevuto. Accusato perciò nel innanzi al governatore Francesco Sfondrati e all’arcivescovo Francesco Bandini, scrisse in sua difesa t