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i.ruRo Giaubernardino Tafuri (Scritt. del Regno di Nap. t. 3, par 2, p. 297, ec.; par 7, p. 482, ec.;, dopo il Toppi e il Niccodemo, e gli autori del Giornale de’Letterati d'Italia (t. 11, p. 110) ci daranno intorno alla vita di questo colto poeta le opportune notizie. Ei fu natio di Nola, ma nacque in Venosa circa il 1510, e visse gran tempo in Napoli al servigio del vicerè D. Pietro di Toledo e di d). Garzia di lui figliuolo, e seguì il primo nella spedizion contro l’ Africa, in cui fu espugnata l" antica città di Afrodisio. In età di circa ventiquattro anni diede il primo saggio del suo valore nella toscana poesia, scrivendo il Vendemmiatore y cioè circa 160 stanze, in cui troppo liberamente descrive le villanie e i motteggi che i vendemmiatori in alcune parti del regno di Napoli solevano l’un contro l’altro lanciarsi. Questo osceno poemetto, stampato la prima volta nell' an 1534 e che in altre edizioni è intitolato Stanze amorose sopra gli Orti delle Donne, benchè sembri che uscisse a luce a dispetto dell' autore, ne oscurò molto la fama, e di maggior biasimo ancora sarebb’ egli degno, se fosse l autore anche delle Stanze in lode della Menta, stampate in Venezia nel 1540. Le Poesie del Tansillo furono poscia annoverate da Paolo IV tra' libri vietati; e il poeta, dolente del suo trascorso, allo stesso pontefice indirizzò una canzone, in cui gliene chiede perdono, e gli accenna la riparazione che ne avea fatta collo scrivere un poema divoto e sacro, cioè le Lagrime di S. Pietro. Egli ottenne con ciò, che il suo nome fosse tolto dall Indice. Ma al suo