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TERZO i 719 virtù delle quali fu adorna, e pel leggiadro ingegno che la distinse fra tutti. Il sig. Giambattista Rota bergamasco, che nel 1760 ci ha data in Bergamo una nuova e bella edizion delle Rime di questa celebre poetessa, ne ha posta innanzi ad essa la Vita scritta sì esattamente che appena possiamo sperare di aggiugnere cosa alcuna. Fabrizio Colonna gran contestabile del regno di Napoli, e Anna di Montefeltro figlia di Federigo duca di Urbino, furono i genitori di \ ittoria, clic da essi nacque in Marino feudo della nobilissima sua famiglia circa il *49° j c ¡11 eia di soli quattro anni fu destinata in isposa a Ferdinando Francesco Davalos marchese di Pescara, fanciullo allora della medesima età. Le rare doti di corpo e di animo, delle quali adornata aveala la natura, e la diligente educazione che ad esse si aggiunse, la renderon presto oggetto di maraviglia a tutti, sicchè le nozze di essa bramate furono ancora da alcuni principi. Ella però ferma nella parola già data, si unì in età di diciassette anni col destinato suo sposo. Una perfetta somiglianza di virtù e di pregi, e un tenero e vicendevole amor coniugale renderono ne’ primi anni felicissima la loro unione. Ma la prigionia del marito nella battaglia di Ravenna nel 1512 cominciò a turbare sì bel sereno j e la calma che colla liberazion del medesimo ritornò al cuor di Vittoria, cambiossi poscia in una troppo funesta procella, quando nel 1525, per le ferite avute nella battaglia di Pavia, nel più bel fiore degli anni ei venne a morte. Al profondo dolore da cui Vittoria restò trafitta, cercò ella un dolce