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TERZO 1G93 Orazioni di S. Gregorio Nazianzcnqf oltre la traduzione delle Cose pastorali di Longo, e del trattato di Aristotele sopra gli Animali, a cui non potè dar compimento. Avea egli ancora preso a scrivere un trattato delle antiche Medaglie, delle quali era e raccoglitore avidissimo ed espertissimo conoscitore, Come si è altrove osservato. Le Lettere famigliari, e quelle scritte a nome del Cardinal Alessandro Farnese, che in questi ultimi anni han veduta la luce, sono un de' più perfetti modelli che in questo genere si possan proporre, per quella naturale eleganza e per quella amabile grazia con cui sono scritte (a). Ne abbiamo ancor la commedia degli Straccioni in prosa, e la traduzion dell’ Eneide in versi sciolti, la quale, benchè da alcuni sia non senza ragione tacciata come troppo libera, è tal nondimeno, che ha sempre riscosso e riscuoterà sempre grandissimo applauso, finchè il buon gusto e la buona maniera di poetare non sarà del tutto sbandita. Le Rime finalmente, che furono la prima volta stampate nel i5(k), benché non sieno tra loro uguali in bellezza, ci offrono nondimeno parecchi componimenti che si possono giustamente annoverar tra' migliori che abbia la volgar poesia. Ma da queste Rime appunto nacque la funesta contesa ch' egli ebbe col Castel veu. tro, e di cui prenderemo a parlare, dopo aver fatto conoscere il nimico del Caro, il quale, (a) Un altro volume di Lei lei e del Caro ba pubblicato nel 1791 in Venezia il eh. sig conte Giulio to'* untano.