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TERZO lfri provincia particolare; e la prima che si vedesse, fu quella de’ Napoletani, fra’ quali troviamo molte delle più illustri famiglie di quel regno, in cui veramente la poesia italiana fu con singolar felicità coltivata, e ne vedremo le prove nel ragionar di alcuni de’ più famosi poeti. Così ancora nel 1553 uscì alla luce la Raccolta de’ Poeti bresciani. Molte accademie innoltre, come quelle de Trasformati, degli Affidati, degli Eterei. e più altre pubblicarono le lor Raccolte; e io penso che una compita collezione di tutti i rimatori italiani del secolo xvi formerebbe essa sola una assai copiosa biblioteca. Seguiam dunque secondo l’ordine già cominciato, e ristringiamoci a far parola solo di quelli i cui nomi non si posson tacere senza traccia di negligenza, benchè anche di molti di essi ci basterà fare un sol cenno. Di Giuseppe Betussi natio di Bassano ci converrebbe dire non brevemente; perciocchè gli elogi con cui ne ragionano gli scrittori di quei’ tempi, e le molte opere non sol poetiche, ma di più altri argomenti da lui pubblicate, gli hanno ottenuto luogo tra gli uomini più illustri in sapere. Ma le notizie che ne ha date il conte. Mazzucchelli (Scritt. it. t. 2, p. 11 oo), e quelle ancor più copiose e più esatte che di fresco ne ha pubblicate il ch. sig. Giambattista Verci (Nuova Racc. (d Opusc. t. 25, p. 88, ec.), mi rendon lecito di rimetter chi legge alle erudite loro ricerche. Io posso però additare un’altr’opera del Betussi, composta, ma non pubblicata, di cui essi non parlano, e di cui io ho tratta notizia da una lettera inedita del Betussi a Cesare