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if>36 LIRTtO nello studio degli scrittori greci e latini, di aver poscia dovuto per dieci anni interi ompere queste sue piacevoli occupazioni, essendo stato impiegato nell istruire i fanciulli, di averle indi ripigliate, e di aver tradotta di greco in italiano la Storia Varia di Eliano e un Oda di Pindaro; e la prima di queste versioni, stampata in Venezia nell’ anno i.*>5o, egli manda colla seconda lettera allo stesso Vettori, il qual rispondendogli, ne dice gran lodi (Victor. Epist. l. 2, p. 36). Di Tommaso Aldobrandini figliuolo di quel Silvestro di cui abbiam parlato tra professori di legge, e fratello del pontefice Clemente VIII, scarse notizie ci ha date il conte. Mazzucchelli (l. c p. 396, ec.) per mancanza di monumenti. Noi possiam darne qualche più distinta contezza, valendoci singolarmente delle Lettere degli Uomini eruditi a Pier Vettori, e di quelle di Giulio Poggiano, e di qualche altro scrittore. Il primo saggio che Tommaso diede del suo sapere, fu una lettera scritta a Bernardo Salviati nella morte del Cardinal Giovanni di lui fratello, accaduta nel 1553, la qual conservasi ms. nella Magliabechiana (Negri, Scritt. fior. p. 511); e abbiamo una lettera dello stesso Tommaso al Vettori, in cui il ringrazia delle lodi che a quel suo componimento avea date (Cl. I Ir. Epist. ad P. Victor, t. 3, p. 176); e il Vettori rispondendogli, esalta il molto studio e il profondo ingegno di Tommaso (Victor, ep. l. 3, p. 54). Molto parimente il loda il Poggiano in due lettere al medesimo scritte che non han data, ma che sembrano appartenere al i56o