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i (>02 Lir.no c- latine i conti Alessandro, Venceslao ed Ugo suoi figli, egli a più altri nobili giovani ne tenne scuola, e fra essi annovera il Panini, dalla cui Cronaca ms. io ho tratte queste notizie, Aurelio figlio di Agostino Bellincini, Giulio Monlecuc* coli, Paolo e Servilio Grillenzoni fratelli. Ercole e Giambattista Pazzani, a’ quali deesi aggiugnere il celebre Alessandro Tassoni, che di questo suo maestro fece menzione nella sua Secchia rapita (c. 3, st. 3o). XIV. Di Massimo Margunio, dopo altri scrittori, ci ha date assai esatte notizie il ch. dott Giovanni Lami, il quale molte Epistole inedite ne ha pubblicate nel 1740 Manuello fu il nome ch’ egli ebbe al battesimo. Dall’ isola di Creta, ov era nato, venne circa il 1547 a Venezia, e indi a Padova, ove per quattro anni si venne istruendo nella letteratura, nella filosofia e anche nella teologia di Scoto. Tornato a Venezia, e trovandosi ricco per l’eredità paterna allora raccolta, vi aprì una stamperia greca, e vi pubblicò molti libri. Ma l’incendio che consumò e distrusse la celebre libreria di S. Antonio, fu anche alla stamperia del Margunio fatale; ed egli si vide ridotto a una strema povertà. Cercò ad essa sollievo col tornarsene in Grecia, e farsi monaco, nella qual occasione cambiò il nome di Manuello in quello di Alassimo, c ciò avvenne tra l 1575 e ’l 1578. Ivi occupossi negli studi teologici, e lusingandosi di conciliare la Chiesa greca colla latina, o, a dir meglio, sperando con tal pretesto di ottenere qualche onorevole stabilimento in Roma, scrisse alcuni libri sulla Processione dello Spirito