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TERZO 1581 illustri coltivatori della lingua ebraica possiamo aggiugnerne alcuni altri men celebri, come Benedetto Falco, che nel 1520 pubblicò in Napoli un opuscolo De Origine hebraicarum, graecarum latinarumque Linguarum; Guglielmo de Franchi, di cui si ha una Gramatica ebraica stampata in Bergamo nel 1591; David de Pomis ebreo, che oltra la traduzione dell Ecclesiaste in lingua italiana, e qualche altra operetta spettante a medicina, diè ancora in luce un Dizionario ebraico, latino e italiano stampato in Venezia nel 1587, e da lui dedicato al pontefice Sisto V; Pellegrino degli Erri modenese, di cui si ha una traduzion dall’ebreo in prosa italiana de Salmi di Davide con alcuni comenti stampata in Venezia nel 1573, e dal traduttor dedicata al conte Fulvio Raugone (a)) Francesco Giorgio dell' Ordine de’ Minori Osservanti, di cui parlato abbiam tra’filosofi, e Arcangelo di Borgonuovo di lui scolaro dell'Ordine stesso, il quale però dal suo maestro apprese più ad andare perduto dietro alle inutili cabalistiche speculazioni, che a giovarsi con vantaggio del pubblico dello studio di quella lingua (Mazzucch. Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 1773, ec.); Fortunio Spira, il cui studio della lingua medesima viene accennato in una sua lettera ad esso scritta da Claudio Tolommei (Tolom. Lett. Ven. 1565, p. G5)j Niccolò Scutelli agostiniano, di cui si ha alla stampa una dissertazione De Masora sive Critica Hc(o) I)i Pellegrino degli Erri si posson veder notìzie nelU biblioteca modenese (l. a, p. 264, ec.).