Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/265

TERZO 1 4 1 7 fratello. Veggo citarsi in alcuni cataloghi un’ opera di Giambattista Guarnopio De nobili Picorum Familia, stampata in Venezia nel 1574$Ma non avendola io avuta sott occhio, non posso darne nè relazion. nè giudizio. Due storici di maggior nome ebbe la città di l’arnia, benché amendue ad essa stranieri. Il primo fu Bonaventura Angeli ferrarese, che per sospetto d’eresia costretto ad abbandonate la patria, ricoverossi in Parma, ed ivi ravveduto de’ suoi errori fissò il suo soggiorno. La Storia di Parma da lui pubblicata nel, benché non vada esente da molti falli, è però molto pregevole e pe’ monumenti che in essa ci ha conservati, e per le notizie tratte spesso da buoni fonti che in essa ha raccolte Di lui e di più altre opere da lui composte si posson vedere più distinte notizie presso il conte. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 1, par. 2; p. 734). Ma questi non ha avvertito che nelle copie che comunemente si trovano di questa Storia, si veggon non pochi fogli stampati in diverso carattere. E la ragione ne è, ch essendo stata questa Storia stampata fin dal 1589, l’autore prima di pubblicarla vi fece più cambiamenti, e quello fra gli altri della dedica che prima era diretta al duca di Ferrara Alfonso II, e fu poi indirizzata al duca Ranuccio Farnese. Credono alcuni che per ordine della corte di Roma dovesse l Angeli far nella sua Storia molti cambiamenti; ma tutti i fogli ch’ ei ne troncò, e che trovati fortunatamente in questi ultimi anni, sono stati insieme uniti nella real biblioteca di Parma. ci mostrano che i cambiamenti per lo più sono Tira boschi, Voi XI/. 17