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i386 li imo a illustrare questo argomento, fu Pellegrino Prisciani ferrarese, uomo diligentissimo nel radunare le notizie appartenenti alla storia di Ferrara, nella cui università fu professore di astrologia, secondo il Borsetti (Hist. Gymn. Ferr. t. 2, p 124) che il dice morto nel 1518. Leandro Alberti, che ne parla con molta lode, e dice ch ei fu ancora assai perito nel greco, afferma di aver veduti nove gran volumi delle Storie e delle Antichità di quella città, e di averne estratte alcune notizie (Italia, p. 313). Questa grand opera però non solo non ha mai veduta la luce, ma è per la maggior parte perita, e io non ne ho pur trovati in questa biblioteca Estense quegli avanzi che il Muratori sembra accennare che in essa conservinsi (Script. rer. ital. t. 1, pars 2, p. 7), ma solo alcuni opuscoli poco importanti (a). Gasparo Sardi, padre (a) Pellegrino fu figlio di Prisciano Prisciani che nel 1450 era fattor generale del marchese Borso, il quale nel 1462 gli fece dono di una vasta tenuta, che perciò fa poi detta le Prisciane. Di lui parla Marcantonio Guari ni (Chiese ferrar, p. (yc))y c si lusinga di lodarlo altamente dicendo ch’ei fu Astrologo perfettissimo. Pellegrino di lui figlio ebbe il titolo di conservator de’diritti ducali, e prende i titoli di Nobilis Ferrariensis D. Et pie s et Sacri Imperialis Palatii et Consistorii Comes. Sostenne anche alcune Podestarie, ed essendosi accinto a scriver gli Annali di Ferrara, a' 25 d agosto del 1501 ebbe da quel Pubblico in dono cento ducati, perchè si animasse alla continuazione del lavoro. Di queste notizie son debitore all’erudizione e alla gentilezza del sig. dottor Antonio Frizzi segretario della Comunità di Ferrara. Delle opere del Prisciauo alcune parli soltanto conservatisi nel segreto archivio, e mai nella biblioteca Estense, ebe contengono documenti