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di Teatro; nel qual libro però desiderano gli eruditi e critica ee’eleganza maggiore. A questo luogo possiamo ancor rammentare la Vita del celebre capitano Bartolommeo Colleone, scritta elegantemente in lingua italiana da Pietro Spino, e stampata nei’1569, e poscia di nuovo nel 1732; del quale autore ha scritta esattamente la Vita il ch. sig. abate Serassi, che ne ha ancor pubblicate alcune Lettere italiane (Calogerà, Racc. t. 30, p. 201, ec.). Un ottimo storico ebbe Crema in Alemanio Fino, che ne compilò la Storia sugli Annali inediti di Pietro Terni, la pubblicò nel 1556, e la difese poscia contro le censure d’alcuni colle sue Seriane in due parti divise1. La città di Belluno può con più ragione vantarsi dell’operetta delle Antichità di essa, scritta da Valeriano, e da noi già accennata, che del libro intorno all’origine della medesima dato in luce da Niccolò Doglioni. Da alcuni eccellenti storici furon per ultimo illustrate le cose del Friuli. Oltre la descrizione del Friuli antico, scritta verso il 1550 da Giuseppe Sporeni udinese, e pubblicata di fresco (Miscell. del Lazzeroni, t. 3, p. 1, ec.), il primo a darci una compiuta Storia di quella provincia, scritta elegantemente in latino, fu Giovanni Candido nobile udinese, la cui opera fu stampata in Venezia nel 1521 col titolo: Commentarii Aquilejenses Joannis Candidi. Di questa Storia e dell’autore

  1. Nelle posteriori edizioni della Stona del Fino si sono aggiunti altri libri che alla prima mancavano, e l’ultima fatta in Crema nel 1711 ne comprende dieci.