Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/189

TERZO I34I coniare quindici lustri, possa applicarsi tanto "agli studi; e aggiungne, che tutti il bramano in Firenze, e tra essi anche il duca Cosimo, risguardando i meriti, che ve gli fanno amico, e non alla causa, che ve gli fè contrario (t. 3, p. 2(58)', e altrove lo dice vecchio ottimo, vecchio santo (t. 4, p 210). Ei tradusse ancora l’orazion di Cicerone a favor di Marcello, stampata in Venezia nel 1536. Anche la poesia toscana fu da lui coltivata, e oltre alcuni Canti carnascialeschi, che si leggon nella Raccolta di tai poesie, ei compose in versi italiani la commedia detta L Amicizia, intorno alla quale parla lungamente Apostolo Zeno (Note al Fontan. t. 1, p. 384, ec)> provando contro del Fontanini, che nè essa fu stampata nel 1494)nè fu la prima che in versi italiani si componesse, nè il Nardi fu il primo scrittore di versi sciolti. Fin quando vivesse il Nardi, non è ben certo. Lo scrittor’ della Vita riferisce una lettera da lui scritta al Varchi a’ 13 di luglio del 1555, in cui dice: Io sono ancora sano, benchè debole, avendo a cominciare col mio bastoncello a dì 21 del presente mese a salir la faticosa erta dell' ottogesimo anno di questa mia mala spesa vita. Ed è probabile che non molto più oltre sopravvivesse. XLIV. Circa il tempo medesimo Filippo Nerli senator fiorentino, nato nel 1485, e morto in patria nel 1556, prendendo da più alta origine; il suo racconto, scrisse i Comentarii de Fatti civili occorsi nella Città di Firenze dal 1215 fino al 1537, che dopo esser giaciuti inediti per quasi due secoli, furon poscia pubblicali