Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/12

I1G4 LIBRO in Piemonte. Questa traduzione non parve al Ruscelli bastante per ben conoscere l’antica geografia; e oltre il farne una nuova, vi aggiunse egli le sposizioni e le dichiarazioni di un discorso sullo stesso argomento di Giuseppe Moletti; e così accresciuto, pubblicò il suo Tolomeo la prima volta nel 1561. Più altre edizioni se ne fecero appresso, e Giovanni Malombra nel i i>74 e Giuseppe Rosaccio da Pordenone nel i5i)8 vi fecero parecchie giunte 5 intorno a che veggansi l’Argelati (lì ibi. de' Volgarizz. t. 4 -, p- ->7, ec.) e il P. Paitoni (Bibl. degli Aut. antichi volgarizz. t. 4, p. 1 a3, ec.). Gianantonio Magini, da noi mentovato già tra gli astrologi, diede a luce una versione latina di Tolomeo, arricchita di molte tavole e di ampii comenti, ne’ quali prese a paragonare l'antica colla moderna geografia. E (quest'opera ancora fu poi recata in lingua italiana da d Leonardo Cernoti veneziano canonico regolare di S. Salvadore, e stampata nel 1597. Molto erasi ancora affaticato ne’ primi anni di questo secolo nel rischiarar la Geografia di Tolouniieo Paolo da Canale (*), giovane dottissimo nelle tre lingue, e nella filosofia ancora, nella matematica e nell’astrologia. Ma lo smoderato studio gli accorciò di troppo la vita, perciocché rottasegli una vena nel petto, ei reggendosi poco lontan dalla morte, rilirossi in un convento degli Agostiniani, e tra pochi (*) Il Valeriano mi ha tratto in errore, facendomi credere ch’egli si ritirasse tra gli Agostiniani, mentre veramente ritirossi tra’ Camaldolesi. f)i lui parla a lungo il P. degli Agostini (Scritt. venez. t. 2, p. 54g)•