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Gj)8 LiBno Universo e Mondi: i trattati De triplici minimo, et mensura, e que’ De Monade, numero, et figura. Chi è amante dell’ordine, della precisione, della chiarezza, nelfopere del Bruno la cerca invano. Verboso, confuso, oscuro, appena in molti luoghi s'intende ciò ch’ei voglia dirci j e perciò dice il Bayle che non* v’è Tomista o Scotista più oscuro di lui. Ei nondimeno sentivate parlava di se medesimo assai altamente. Ecco com’egli s’intitola nella dedica all’università di Oxford del libro intitolato: Explicatio triginta Sigillorum. Philoteus Jordanus Brunus Nolanus magis laboratae Theologiae Doctor, purioris et innocuae sapientiae professor, in praecipuis Europae Academiis notus, probatus, et honorifice exceptus, Philosophus nullibi praeterquam apud barbaros et ignobiles peregrinus; dormitantium animorum excubitor, praesumptuosae et recalcitrantis ignorantiae domitor, ec. j e così siegue ancor lungamente encomiando se medesimo e il suo sapere. Il Bruckero ci ha dato un compendio della Filosofia del Bruno, ma io sfido il più acuto ingegno a penetrarne il sistema, e il piò paziente tra gli uomini a sostenere la lettura. Così vedesi ogni cosa avvolta in tenebre e in espressioni misteriose, delle quali egli stesso probabilmente non intendeva il senso. Fra tanta oscurità nondimeno si veggono lampi di’ingegno, e si conosce di leggeri che se il Bruno avesse voluto por qualche freno alla sregolata sua fantasia, e alla pazza ambizione di opporsi a tutto ciò che da altri diceasi, avrebbe potuto aver luogo tra' più illustri filosofi. Anzi chi ha avuta la sofferenza di