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664 LIBRO XIV. Tra1 Platonici di questo secolo si annovera ancor dal Bruckero Francesco Patrizii. Ed egli fu certamente adoratore e seguace di quell’ antico filosofo. Ma ei non era uomo a seguir ciecamente le altrui opinioni. Fornito di vivissimo ingegno, e avido di tentar vie non più battute, tutto quasi sconvolse il sistema della filosofia, propose nuove opinioni, e troppo angusto riuscendogli il campo di una scienza sola, fu a un tempo medesimo filosofo, geometra, storico, militare, oratore, poeta; e appena vi sarà capo di questa Storia, in cui non si debba di lui ragionare con lode. Un uomo di tal carattere meritava di avere un diligente scrittore della,sua Vita. Ma egli 11011 Elia avuto finora, e io perciò sforzerommi di raccoglierne, come meglio mi venga fatto, le più sicure notizie. Francesco Patrizi ei a nato nell’ isola di Cherso, che con un ponte congiunta a quella di Osero forma un’ isola sola posta fra le coste dell’Istria e della Dalmazia. Il Fontanini (fi ibi. Colle note d Ap. Zeno, t. 1, p. 100), e più chiaramente il ch. sig ab Alberto Fortis (Saggio d Osservaz. sopra Cherso ed Osero, p. 157) dimostrano ch’egli medesimo in qualche passo delle sue opere ha indicata la sua patria, e il secondo innoltre ha scoperto ch’ei fu veramente della famiglia de Petris detta poi Petrizia e Patrizia. Francesco nondimeno vantavasi di discendere dalla famiglia de’ Patrizii sanesi, perciocchè chiama Siena l'antica sua patria (Paralleli, milit. t. 1, l. 3, c. 3). Ei nacque nel 1529. E perciò al principio della sua Nuova Filosofia egli scrive Salutis an. i5S8. actatis