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6EC0ND0 1I33 Morone, cominciò nel 1550 a tenere scuola nella Sapienza prima del Diritto civile, poi del canonico, e per oltre a trent’anni continuò in quell’ impiego. Quando il detto cardinale per sospetti di religione fu da Paolo IV rinchiuso in Castel S. Angelo, il Parisetti ne difese con sommo impegno la causa, ed ebbe al fine il piacere di vederlo giuridicamente dichiarato innocente. Seguillo poscia al concilio di Trento e in più legazioni che furono a quel cardinal affidate; perciocchè questi, ben conoscendo il sapere e la prudenza del Parisetti, ne voleva in ogni occasione udire il consiglio. Ma ciò che prova più chiaramente la stima che aveasi del profondo sapere del Parisetti, è la scelta che di lui fece il pontef Gregorio XIII per riformare e correggere il Decreto di Graziano e le Decretali, di che diremo tra poco più a lungo. Nel 1586 il pontef Sisto V, avendo riguardo all’età di lui già avanzata, dispensollo dalla fatica della pubblica scuola; lasciandogli però l’intero stipendio di cui avea finallora goduto. Di questo dolce ed onorato riposo si valse il Parisetti per tutto rivolgersi alle scienze sacre, che negli ultimi anni formarono la sua unica occupazione. Al continuo studio congiunse egli l esercizio continuo delle cristiane virtù; e il Panciroli sopra tutto ne loda la liberalità verso i poveri, e singolarmente verso i sacerdoti irlandesi, che sbanditi per motivo di religione dalla lor patria, e rifugiatisi in Roma, trovavan sempre in lui un amorevole accoglitore e uno zelante avvocato. Ricusò più volte i vescovadi che gli furono offerti; e benchè caro a’ più ragguardevoli