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G5o LIBRO Lingua italiana, ma di questa non si ha alle stampe che un sol frammento, cioè il discorso intorno alle prediche di Cornelio Musso (ivi e p. i45) (a). Intorno ad Antonio Bernardi dalla Mirandola, professore di filosofia in Bologna, e poi vescovo di* Caserta (b), e a Francesco Buonamici fiorentino professore in Pisa, e autori amen due di molle opere, io non ho clic aggiugnorc a ciò che ne ba detto il conte Mazzucchelli (l. cit. t. 3, par. 2, p. 9G1; par. 4» p. 2.317), se non che del Buonamici si hanno ancora alle stampe due lettere a Pier Vettori, nelle quali il consulta intorno ad alcuni passi di Aristotile (Epist. al. f rir. ad P. Trictor. t. 3, p. 196, ec\). Più scarse son le notizie ch’egli ci dà di Claudio Betti (t. 2, par. 2, p. 1091) modenese di nascita (c), ma ascritto alla bolognese cittadinanza, e annoverato perciò dalf A tre osi tra’ professori di patria bolognesi (Dott. bologn. di Arti liber. p. 43), perciocché in quella università ei tenne scuola dal i54-5 fino al 15S9. lo aggiugnerò perciò le testimonianze di due (o) Pipsso I* erudito sig. co Giulio Tomitano conservansi in Oderzo le Lezioni di Logica mss di mano di Bernardino Tomitano da lui dettate, quando era professore in Padova. (/>) Assai più copiose notizie della vita e delle opere del Bernardi ho poscia prodotte nella Biblioteca modenese (t. 1, p. 236, ec.), colle quali si possono supplire e correggere quelle del co. Mazzucchelli. (e) Di Claudio Betti, e così pure di Antonio di lui padre, più distinte notizie si posson vedere negli Scrittori bolognesi del sig. co Fantuzzi (t. 2,p. 158, ec.) e nella mia Biblioteca modenese ((. 1, p. 265; t. 6, p. 33).