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SECONDO 1099 quod di ci tur, qui egregio in genio sit praeditus, eum ad onmes arles, ortmia di sciplinamm genera facilem aditum introitumque habere. Quod tibi, doctissime Simonetta, contigit, qui cum inter jurisconsultos nostrae aetatis habeare omnium judicio consultissimus, non contentus una laude, ut ceteris quoque in literis ingenuis et liberalibus emineres studio tibi Omni elaborandum putasti (t. 3, p. 45). Belli ancor sono gli elogi che ne fanno il Cardinal Polo scrivendone al Sadoleto la morte, e il Sadoleto a lui rispondendo (ib. p. 149 168). Il Trattato della Riserva de’ Beneficii da lui pubblicato è pruova del molto sapere di questo celebre cardinale, di cui poco più altro si ha alle stampe. Finalmente negli ultimi anni di questo secolo ebbe gran nome Sforza degli Oddi perugino, professor di legge nella sua patria, indi chiamato a Padova nel 1599 per succedere al Panciroli collo stipendio di mille scudi, oltre dugento assegnati pel viaggio; ma egli un anno appresso passò a Parma (Facciol. Fasti, pars 3, p. 135) invitato con amplissime promesse da quel duca, che avea rinnovata quell’università, odivi finì di vivere non nel 1610, come afferma il Zeno sull autorità del Crispolti (Note al Fontan. t. 1, p. 370, ec.), ma nel 1611, come assicura il Bolsi nella Matricola de’ Professori di quella università (p. 47). Avea egli in età giovanile composte e pubblicate alcune commedie italiane, delle quali ragiona il suddetto Apostolo Zeno (*). (*) Tra' più illustri giureconsulti di questo secolo può