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SECONDO 1059 ove Marco nacque nel 1489 (c. 168). Egli non ebbe mai soggiorno stabile e fermo fuor della patria 5 ivi coltivò gli studii della giurisprudenza, e ivi gfillustrò insegnando dal i5i8fino al 1564, e giunse ad aver lo stipendio di 800 fiorini, non mai conceduto in addietro ad alcun cittadino. Ei fece ammirare non il suo saper soltanto, ma ancor la sua eloquenza j perciocché avea una non ordinaria felicità nel ragionare improvvisamente, e spesso si udì perorare due volte al giorno in occasione del conferire ad altri la laurea. Delle ricchezze raccolte fece ottimo uso, adunando gran copia di antiche statue e medaglie, e formando una bella serie de’ ritratti di celebri giureconsulti. Una magnifica statua ancora fece egli scolpire per ornare il cortile della propria Sua casa, di che con lui rallegrasi in una sua lettera del 1546 Pietro Aretino (Lctt. I. /\7 p. 43). Ei pensò ancora molto tempo innanzi alla morte a formarsi un magnifico mausoleo nella chiesa de’ SS. Filippo e Jacopo) e abbiamo un’altra lettera di Pietro Aretino del 1545 a Meo ossia Bartolommeo Ammanati scultore, in cui loda il disegno dell’arca che dee fare per l'Eccellenza del Mantova, non meno inventore delle Leggi mirabile, che interprete ammirando (ivi, l. 3, p. 126). Questo deposito era già compito nel 1546, come raccogliesi da una lettera che Agostino Beaziano scrisse da Zara al Mantova, con lui di ciò rallegrandosi, e inviandogli un epigramma da sè composto, perchè vi fosse inciso) e l’una e l'altro si posson leggere nell’erudita ed esatta Descrizione delle Pitture, ec. di Padova del