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SECONDO 1037 XLVIII. Più assai però che alla medicina furono le scoperte anatomiche di questo secolo utili alla chirurgi^, la quale su esse singolarmente è fondata, e non è perciò a stupire che molti scrittori di chirurgia vanti l’Italia nel tempo di cui scriviamo, che anche al presente servon di guida, e son rimirati come autori classici e originali. Di questi ancor ragion vuole che qui parliamo, scegliendo però i soli più illustri, e lasciando in disparte riunumerabile 0 iguobil turba di quelli che altro non fecero che copiare ciò che trovarono scritto. Uno de' primi a scrivere in questa materia fu Angiolo Bolognini, che da tutti gli scrittori padovani, e dopo essi dal Papadopoli (Hist. Gymn. pat. pars 2, p. 11)4) 5 ® detto natio della Pieve del Sacco nel territorio di Padova, e da tutti gli scrittori bolognesi è detto loro concittadino (V. Mazzucch. Scritt. ital. t. 2, par. 3: p. i4l)3, cc.), senza che nè gli uni nè gli altri ne abbian finor recate le pruove. Il dottissimo Morgagni però riflettendo che tra gli scrittori padovani che ciò affermano, havvi lo Scardeone contemporaneo del Bolognini, crede di doversi attenere alla loro opinione (OpusC. Miscell, pars 2, p. 12). Tutti concordemente affermano clfei fu professore di chirurgia in Bologna; e l'Alidosi ne fissa il tempo dal 1508 fino al 1517 Dott. bologn. di Teol. ec. p. 10). Dopo il qual tempo, aggiungono gli scrittori padovani ch ei ritirossi a vita tranquilla nella sua patria. Due libri De Cura ulcerimi ex terno rum et unguentis communibus in solutione continui, stampati la prima volta in Bologna nel 1514 ^ gl* liau ^att0 aver luogo