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1020 LIBRO Lovamo, o in que’ contorni, un cotal Giovanni calabrese, ed avea ivi qualche controversia col medico Rutgero Rescio. Di questa notizia siam debitori al medesimo Erasmo, il quale in una sua lettera del detto anno al Rescio, Et habes gli scrive (Erasm. Epist. t. i, cp.), te dignum adversarium Joannem Calai rum Medìcum, qui te pallore macieque refert excepta aetatC) ad co tui non dissimilis ut periculum sit, ne cui videaris litigare cum patre. Quamquam vir ille mea sententia non peccavit malitia, sed obsequio. Ma nè di questo medico calabrese, nè di questa contesa col Rescio io non ho alcun’ altra contezza. XLVÌ. Finalmente ad altre ancor più lontane provincie furono dalla magnificenza de principi invitati i medici italiani. Apollonio Menabeno filosofo e medico milanese, erudito ancora nella storia naturale e coltivatore della poesia latina, fu medico del re di Svezia Giovanni III: e ritrovandosi in quel regno, ne volle correre i monti e le selve, e osservare studiosamente tutto ciò che la natura vi producea di più raro e mirabile; e frutto di questi viaggi fu la Descrizione del Cervo rangifero, ch’egli scrisse poscia nell Austria, e pubblicò in Colonia nel 1581; nel qual anno pure un altro libro fece egli stampare in Milano, intorno all’Alce ossia alla gran bestia. Di lui si ha ancora un Trattato sul flusso e riflusso dell’acque intorno a Stockolm, stampato nello stesso anno in Milano, oltre più altre opere inedite che se ne conservano nell’ Ambrosiana; intorno alle quali veggasi il Corte (l.ciLp. li6) clic ò stato il primo a darci le