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SECONDO IOTI nelle traduzioni che pubblicò di molte opere di Galeno e di Giovanni Attuario j rammenta gli elogi che molti a que’ tempi ne fecero, e il Mattioli singolarmente che lo annoverò tra’ principali ristoratori dell’ arte medica j parla della stima in cui fu avuto da’ più ragguardevoli personaggi di quell’ età; osserva che non solo fu egli buon medico, ma esatto critico ancora, e scoprì il primo che si attribuiva falsamente a Galeno il libro De theriaca ad Pisonem, e innoltre elegante poeta, come ci pruovano le poesie latine che diede in luce ricorda le controversie mediche ch’ ei sostenne contro Giovanni Argenterio e più altri medici dei’ suoi tempi riferisce fiscrizion sepolcrale che fu posta in Trento, ove morì nel 1590 in età di 84 anni, e ci dà finalmente un esatto catalogo delle molte opere da lui pubblicate. Cristoforo Guarinoni veronese fu scelto a suo medico dall’imp Rodolfo II, e fu autore di diverse opere di medicina, che si annoverano dal march. Maffei (Ver. illustr. par. 2, p. 383). Dello stesso onore godette presso Massimiliano II Giovanni Planerio nato in Quinziano nella diocesi di Brescia, e morto nel 1600, di cui è stata di fresco pubblicata la Vita in Brescia dal sig. Giuseppe Nember col catalogo delle opere da lui composte. Abbiam veduto, parlando de’ coltivatori della storia naturale, che anche il Mattioli esercitò lo stesso onorevole impiego alla corte di Ferdinando e di Massimiliano II. Stefano Guazzo, in una delle sue Lettere stampate nel 1696 (p. 12), accenna un consiglio per una sua malattia mandatogli dal