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IOo6 LIBRO XLI. L’altro medico milanese, e l’ultimo tra 3 quelli di questo secolo annoverati dal Corte (p. 137), è Lodovico Settala. Il Ghilini di lui ancora ha fatto l’Elogio (l. c. p. 290), e in esso egli è autor degnissimo d’ogni fede, perchè fu contemporaneo al Settala, e con lui visse in Milano. Francesco Settala e Giulia Ripa, figlia del celebre giureconsulto Gianfrancesco Ripa, gli furon genitori, e da essi nacque a 27 di febbraio del 1550, secondo il Ghilini, o secondo il Corte, che ne accenna in pruova i monumenti della famiglia, nel 1552. Ei fu uno de primi che si accostassero alle scuole de’ Gesuiti di fresco aperte in quella città da S. Carlo, e in età di 16 anni, alla presenza del santo cardinale, vi difese pubblicamente molte questioni di filosofia. Fece indi passaggio alla università di Pavia, ov ebbe a maestri alcuni de più celebri professori elio allora insegnassero, cioè Paolo Cigalini comasco e Niccolò Boldoni nella medicina, e Filelfo Amalteo e Ottaviano Ferrari nella filosofia; e un’ altra solenne disputa ivi sostenne per tre giorni continui, offrendosi pronto a soddisfare alle difficoltà e alle inchieste di cliicchefosse. In età di 21’ anni ricevette la laurea, e due anni appresso fu scelto alla prima cattedra straordinaria di medicina nella stessa università. Egli però rinunciolla non molto dopo, amando meglio di esercitare in patria la medicina; ed egli lo fece per molti anni con tanta fama, che pochi medici di ugual! nome ebbe a que’ tempi l’Italia. Quindi il duca di Baviera e il gran duca di Toscana coll’offerta di ampii stipendii lo invitarono